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Walter Veltroni all'Arengario
di Nella Grifoni


Valter Weltroni all'Arengario
foto Umberto Isman

Oggi è venuto a Monza, in occasione delle elezioni amministrative e in appoggio alla candidatura di Michele Faglia, Walter Veltroni, sindaco ulivista della città di Roma. Come sempre ha parlato a braccio suscitando in ognuno di noi sensazioni forti. Non ha parlato di politica Veltroni. O meglio, non ha parlato di una politica di parte. Ha sottolineato il fatto che le elezioni amministrative nulla hanno a che fare con il governo: l'esatto contrario di quello che hanno sostenuto gli oratori del centro destra che lo hanno preceduto in questi giorni. E che sperano, attraverso le amministrative, di dare inizio alla famosa spallata al governo Prodi. Non è enfatico Veltroni. Né tanto meno retorico. Non grida. Non usa toni suadenti o pause sapienti. Ma proprio per questo le sue parole sono convincenti e sono andate dritte alla testa e al cuore di ognuno di noi. Il suo è un pragmatismo che si basa sulle aspettative di uomini e donne che vogliono amministratori capaci, onesti, mossi dall'amore per la propria città. E che, in quanto tali, non possono e non devono essere di parte. E' bene ricordare che Veltroni è stato eletto sindaco di Roma in maniera quasi plebiscitaria, avendo sfiorato il 70 per cento delle preferenze. Ed è quindi stato votato da un'altissima percentuale di uomini e donne che non appartengono certo al suo schieramento politico. Ecco, Veltroni ha ottenuto un risultato che corrisponde esattamente alla sua visione 'politica' del buon amministratore: è riuscito ad essere il sindaco di tutti. Ed è molto amato dai suoi concittadini. Perché è una persona perbene. Un uomo retto e semplice eppure di finissima cultura. Ama il cinema sopra ogni cosa, ma anche la musica e la letteratura. Tutto questo traspare quando parla. Quando invita a non alzare i toni. Ad aprirsi al dialogo. A non alzare barriere. Anche noi lo vorremmo e lo abbiamo fatto seppure a fronte di un'opposizione che non ha certo abbassato i toni o cercato aperture ma che è arrivata addirittura a mangiare la pizza sui banchi del consiglio comunale in totale disprezzo delle istituzioni. Purtroppo all'incontro con Veltroni la controparte non c'era: avrebbe ascoltato parole di altissimo senso civico da parte di uomo consapevole e convinto che quello che fa la fa per il bene di tutti, ma soprattutto dei più deboli. Ed ecco che allora ha parlato degli anziani e degli emarginati a vario titolo: tutte persone da aiutare e da integrare per una società più giusta e rispettosa. Ci siamo riconosciuti nelle parole di Veltroni perché anche l'amministrazione di Michele Faglia si è sempre mossa in questa direzione, spinta dagli stessi ideali. Cogliendo l'augurio di Veltroni, a chiusura del suo discorso, speriamo tutti che Michele Faglia, vincendo queste elezioni, possa continuare ad amministrare la nostra città con la determinazione, la trasparenza, l'onestà e la competenza dimostrata in questi anni ottenendo risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

Nella Grifoni


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  22 maggio 2007